"Prendiamo atto degli esposti, l'autorità giudiziaria farà il suo corso, confidiamo in una valutazione che non è stato commesso nessun reato e che c'è massima trasparenza nell'attività che svolgiamo." Cinzia Barbieri, direttore generale di Bologna Servizi Cimiteriali, replica così alle notizie emerse nei giorni scorsi di alcune denunce presentate ai carabinieri da imprese di pompe funebri bolognesi, in cui si parla di "cofani funebri e cartoni con esiti da estumulazione ammassati nel giardino antistante il forno crematorio, alcuni coperti con teloni per proteggerli alla meglio dalle intemperie, altri scoperti".

Con l'obiettivo dichiarato di verificare la situazione di persona e informare la cittadinanza circa la qualità del lavoro che viene svolto, Bsc (società controllata a maggioranza dal Comune di Bologna) ha aperto per un giorno le porte del polo crematorio, che ha sede al cimitero di Borgo Panigale. La società ammette che nelle scorse settimane c'è stata qualche criticità nei tempi di gestione delle cremazioni: "è stato dovuto a un periodo di alta mortalità a fine 2023, siamo rimasti un po' in affaticamento per smaltire tutto" ha detto Ruggero Zanetti, responsabile dell'impianto crematorio, spiegando che attualmente c'è una giacenza di poco più di 100 salme. Riguardo le modalità di custodia di bare e scatole con resti mortali al centro di alcune denunce, per Zanetti "dal punto di vista normativo siamo in regola, poi può piacere o meno come vengono custoditi i resti, ma questo è un problema nazionale".

A proposito delle foto pubblicate che mostrano bare e cartoni ammassati, "non sappiamo neppure come siano state effettuate, sarà l'autorità giudiziarua a verificarlo" ha detto ancora Cinzia Barbieri, aggiungendo che nei giorni scorsi al polo crematorio c'è stato un sopralluogo dell'Ausl, "che ha verificato che non c'è alcuna criticità."

Alla domanda dei cronisti sulla ragione che avrebbe spinto alcune imprese di pompe funebri a presentare le denunce ha risposto il presidente di Bsc Simone Spataro: "Sicuramente ci sono interessi che sono sovrapposti, per cui se la vogliamo raccontare ci sono imprese che vorrebbero fare un pezzo dell'attività cimiteriale e crematoria che attualmente non riescono a fare. Nessuno dice che non ci siano state criticità, un problema gestionale dovuto alla contingenza e ai picchi, ma è altrettanto evidente che le stesse agenzie funebri che fruiscono del polo crematorio di Bologna hanno un servizio buono."