E’ stata fissata per il 28 aprile l’udienza davanti al Gip per decidere sull’archiviazione chiesta dalla Procura di Bologna per il fascicolo sulla morte di Biagio Carabellò. L’operaio era scomparso nel 2015 a 46 anni e i suoi resti sono stati trovati il 23 marzo 2021 in un’area verde vicino nella zona del Parco Nord, in periferia. Erano stati indagati per omicidio l’ex coinquilino di Biagio e una donna, che ereditò i beni della compagna, grazie a un testamento che si rivelò falso. Dopo il ritrovamento del cadavere era stata disposta una perizia per confermare l’identità e accertare le cause della morte e la conclusione è stata che il motivo del decesso non è determinabile. Secondo la Procura, dunque, le indagini non hanno consentito di raggiungere un quadro probatorio sufficiente a carico degli indagati, rimasti peraltro sempre a piede libero.
La famiglia Carabellò, assistita dagli avvocati Barbara Iannuccelli e Francesco Antonio Maisano, si è opposta all’archiviazione e il Gip ha fissato un’udienza per discuterne. I due indagati sono difesi dall’avvocato Marco Sciascio e Anna Vio.