La 57esima edizione della Festa della Montagna dell'Unione Operaia Escursionisti Italiani ancora una volta ha portato la montagna in città. Sono state oltre 800 le presenze in tre serate. Quest’anno con il titolo “Esplorare e conoscere” si è svolta a Faenza in due sedi. Al Teatro Comunale “Masini” oltre 500 persone hanno assistito alla conferenza della guida alpina Hervè Barmasse, scalatore e divulgatore valdostano tra i più raffinati interpreti dell’alpinismo moderno, scrittore pluripremiato. Gli altri due appuntamenti si sono svolti nell’Aula Magna della scuola Europa, dove è stato approfondito il tema del 70esimo anniversario dalla spedizione italiana, prima a conquistare il K2 nel 1954. Tra i partecipanti all'incontro il quattordicenne torinese Federico Tomasi, che tra gli 11 e i 13 anni di età, insieme alla guida alpina trentina Matteo Faletti, ha scalato il Monviso, il Monte Bianco e il Cervino. Da quella esperienza è nato un libro dal titolo “Ho fatto il solletico al cielo. Il sogno della montagna”. Di recente Federico ha salito la punta Dufour del Monte Rosa. Prossimo obiettivo il Gran Paradiso. La terza eultima serata si è svolta con Lino Zani, personaggio della montagna a 360 gradi, che ha descritto la sua vita in un libro “Era Santo, era Uomo”, il racconto dell'amicizia più che ventennale nata tra le sue montagne con San Giovanni Paolo II.