Un detenuto ha incendiato la propria cella nel carcere di Bologna, “mettendo in grave pericolo lui stesso oltre che gli altri detenuti presenti nella sezione”. A darne notizia è il segretario nazionale della Uil Pa Polizia penitenziaria Domenico Maldarizzi. “Il rogo, innescato dalla bruciatura del materasso e di altri oggetti presenti nella cella, ha rapidamente riempito la sezione detentiva del Reparto H dell’Infermeria di fumo nero e denso. La situazione è diventata subito critica, ma l’intervento tempestivo del personale di Polizia penitenziaria ha impedito che l’incidente avesse conseguenze peggiori”, spiega il sindacato. Gli agenti hanno immediatamente cercato di spegnere le fiamme con un idrante e contemporaneamente, con l’aiuto di altro personale accorso, hanno evacuato gli altri ristretti del reparto trasferendoli nel cortile. Alla fine due agenti hanno avuto intossicazione da fumo e sono andati al pronto soccorso”. “Ricordiamo – aggiunge il sindacalista – che la ‘Rocco D’Amato’ a fronte di una capienza di circa 500 posti oggi ne conta circa 840 con un indice di sovraffollamento del 168%”. Servono “misure tangibili e ad effetto immediato che possano deflazionare la densità detentiva, potenziare gli organici della polizia penitenziaria e delle altre figure professionali e garantire l’assistenza sanitaria e psichiatrica, con l’adeguata gestione dei ristretti tossicodipendenti e di quelli affetti da patologie psichiatriche”.