La Questura di Bologna, l'Ausl bolognese e l'associazione 'Senza violenza' hanno deciso di prorogare per due anni il protocollo 'Zeus' contro la violenza di genere. La proroga del protocollo, che viene attivato in caso di ammonimento, informando il destinatario della presenza sul territorio di centri specializzati che offrono la possibilità di seguire un percorso di recupero, è stata siglata questa mattina in Questura dal questore Antonio Sbordone, dal direttore generale dell'Ausl Paolo Bordon e dalla co-presidente di 'Senza violenza' Giuditta Creazzo. Alla base della decisione di portare avanti questa iniziativa ci sono, spiega Sbordone, "i risultati estremamente positivi rispetto al provvedimento di ammonimento e al conseguente percorso fatto dagli uomini responsabili di condotte violente o moleste". I casi di recidiva, sottolinea infatti il questore, "sono quasi azzerati, e questo conferma la bontà del percorso che parte con l'ammonimento e prosegue con il recupero dei responsabili". Da parte sua, Sbordone auspica che "si facciano sempre più percorsi di recupero, perché possono essere utilissimi per salvare delle situazioni critiche e anche delle vite umane", ribadendo la propria convinzione che, se si vuole offrire alle donne una tutela a 360 gradi, "l'impegno nei confronti degli uomini maltrattanti o potenzialmente violenti deve essere un'assoluta priorità, perché una tutela delle donne che non tenga conto degli uomini è una tutela 'monca'". E pur registrando "con disappunto e sofferenza che questi reati, pur non aumentando, nemmeno diminuiscono", a differenza degli altri reati che "sono tutti in calo", il questore si dice convinto che senza questi percorsi di recupero la situazione sarebbe peggiore.
Il dirigente della Divisione Anticrimine Francesco Costantini fornisce poi qualche dato sugli ammonimenti, che "dall'1 gennaio sono stati 80, di cui l'80% per violenza domestica". Questa percentuale, precisa, si deve al fatto che, con le modifiche normative previste dalla legge Roccella, i casi di stalking registrati nell'ambito di una relazione, passata o in corso, vengono assorbiti nella casistica della violenza domestica. Anche l'Ausl ha deciso di sottoscrivere il rinnovo del protocollo, con Bordon che sottolinea come "il tema della violenza sulle donne sia molto presente", aggiungendo che "noi cerchiamo di agire per prevenire questi fenomeni". Infine, Creazzo evidenzia che "lo strumento dell'ammonimento va a toccare la difficoltà a sporgere denuncia da parte di molte donne. Il nostro impegno sta nell'aver aperto un centro con percorsi trattamentali rivolti a uomini che sono in varie situazioni", nella convinzione che "il problema non si possa affrontare solo con la risposta penale". Resta, però, il problema delle 'liste di attesa' degli uomini che scelgono di seguire questi percorsi, con "oltre 100 persone in attesa dall'anno scorso, a cui si aggiungono le 118 che si sono rivolte a noi dall'1 gennaio al 31 luglio di quest'anno". Questo, conclude Creazoo, "è un problema di carattere nazionale e politico", dovuto al fatto che "è stata fatta una legge, quella sul Codice rosso, senza finanziamenti adeguati".