Valentina Cuppi, al secondo mandato come sindaca di Marzabotto, è stata eletta Presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino bologna.
Quale Presidente del Consiglio dell’Unione è stato eletto dalla Giunta Giuseppe Pucci, Sindaco di Gaggio Montano e come Vicepresidente del Consiglio dell’Unione Bruno Pasquini, Sindaco di Monzuno. Durante gli scorsi cinque anni è stata assessore dell’Unione dei Comuni con delega di Cultura, Turismo, Pari Opportunità e Scuola. Attualmente ricopre anche il ruolo di delegata alle Politiche per l’Appennino bolognese in Città Metropolitana. “L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese compie quest’anno i suoi primi dieci anni di vita – racconta la Presidente Valentina Cuppi.  È stato un percorso di evoluzione costante per poter arrivare all’equilibrio che attualmente abbiamo raggiunto. Il processo è ancora in crescita ma sicuramente siamo giunti ad un livello di maturazione di questo ente che ci consente di lavorare come vera e propria Unione e non come la semplice sommatoria di singole entità comunali. Insieme siamo riusciti a vincere numerosi bandi che hanno portato molte risorse in tutti i comuni. Alle attività che gestivamo in Unione si è aggiunto il coordinamento dei finanziamenti PNRR. Il completamento delle opere finanziate dal Pinqua, la realizzazione del progetto della Green Community e infine la creazione della Comunità energetica saranno obiettivi centrali e strategici per lo sviluppo del nostro territorio nei prossimi anni. Unendo competenze e risorse è stato possibile migliorare la gestione di alcuni servizi, permettendo di mantenere lo stesso livello di offerta e assistenza ai cittadini in tutto il territorio dell’Unione, ciò è evidente soprattutto nel settore dei servizi sociali ed è stato possibile evincerlo anche attraversando l’emergenza Covid, durante la quale le attività degli sportelli e del servizio sociale sono risultate fondamentali per l’erogazione degli aiuti alle persone in difficoltà. Altre emergenze che abbiamo dovuto affrontare dopo il Covid, nel 2023 e nuovamente nel 2024, sono stati l’alluvione e nuovi eventi calamitosi, che hanno provocato frane, smottamenti e danni in molte aree dell’Unione. Fortunatamente il settore Difesa del Suolo ha sostenuto i comuni con competenze che altrimenti i singoli comuni non avrebbero avuto in ambito idrogeologico e geologico”