“Lui era sconvolto e in totale confusione, poi ha ammesso le sue responsabilità e ha dato una sua versione dei fatti, che però al momento preferisco non dire, e ha anche indicato dove era il coltello”. A dirlo, parlando con i cronisti davanti al Tribunale dei minori di Bologna poco prima dell’inizio dell’udienza di convalida del fermo del suo assistito davanti al gip Anna Filocamo, è Simone Vincenzo Ferraioli, legale del 16enne accusato di aver ucciso con una coltellata, mercoledì sera in via Piave, il suo coetaneo Fallou Sall. Il giovane ha anche ferito un 17enne bengalese, che se l’è cavata con 10 giorni di prognosi. Il ragazzo, dice l’avvocato, “non conosceva la vittima”, ma in passato “aveva denunciato altri ragazzi, probabilmente dello stesso gruppo” di Sall e del bengalese.

La vittima, stando a quanto emerso finora, sarebbe intervenuta nella rissa per difendere il 17enne bengalese ferito, venendo poi colpito dalla coltellata che gli è costata la vita. Infine, il legale fa sapere che il giovane non ha ancora visto i genitori, “che gli sono molto vicini e che forse riuscirà a vedere oggi”