Prima ha lanciato addosso al figlio una sedia, poi lo ha buttato a terra e, con un ginocchio premuto sul petto, gli ha messo le mani al collo cercando di strangolarlo. Resta per il momento un mistero il movente della brutale aggressione in famiglia avvenuta in un bar di Imola, dove un uomo di 46 anni ha tentato di uccidere il figlio 16enne, poi -prima di essere arrestato- se l'è presa anche con due poliziotti intervenuti per fermarlo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il ragazzo era nel locale insieme alla fidanzata, anche lei minore, quando è stato raggiunto dal genitore che era in evidente stato di agitazione. 'Devi tornare a casa' gli avrebbe gridato. Quando il figlio ha cercato di calmarlo è scattata l'aggressione, condita da minacce di morte allo stesso 16enne, mentre era a terra, e anche alle persone che si trovavano nel bar. Per fortuna è stata chiamata la polizia che in breve è arrivata e, non senza fatica, ha immobilizzato il 46enne. Il figlio è stato soccorso e portato all'ospedale di Imola, per lui 7 giorni di prognosi per le contusuioni al collo. Anche due agenti si sono dovuti fare medicare ferite guaribili in 3 e 5 giorni. L'uomo, di origine milanese e residente a Imola, con alle spalle vari precedenti per maltrattamenti e rissa, è stato arrestato per tentato omicidio, oltre che per le lesioni ai poliziotti. Il 46enne -ricostruisce la polizia- da circa 8 anni si è separato dalla moglie che ha avuto l'affidamento esclusivo del ragazzo, anche in relazione ai comportamenti aggressivi dell'uomo. Di recente padre e figlio si erano riavvicinati, ma qualcosa deve essere andato storto. Lo stesso 16enne, parlando con gli agenti, non ha saputo spiegare le ragioni dell'aggressione da parte del genitore.