Basteranno i 20 mila tifosi di piazza Maggiore, un amore quasi fisico di una città per un uomo (Mister Motta), una società pronta a fare di tutto per accontentare l’allenatore, a farlo restare sotto le due torri? Chi sa, dice di no. Chi non sa (come noi) attende il comunicato della società

Beato chi avrà potuto dire “io c’ero”, raccontando il delirio rossoblù in Piazza Maggiore per il Bologna Champions Tour, davanti al caminetto parlando, ormai vecchio e stanco, ai propri nipotini. Con un plaid sulle ginocchia ed in mano un buon bicchiere di brandy. Almeno 20 mila bolognesi hanno infatti seguito, manco fosse la Madonna Pellegrina, il pullman dei giocatori del Bologna. Gli eroi che fecero l’impresa. In questo caso la Champions. Piombata un po’ inaspettata 60 anni dopo l’ultimo scudetto, quello del ’63-’64.

Una giornata indimenticabile, colorata da momenti folkloristici di rara fantasia, che avete potuto seguire in diretta sulla nostra E’tv, l’emittente che racconta la storia in diretta (ogni tanto ce la tiriamo un po’ anche noi). Dalle prime battute, il Nettuno d’Oro conferito al Bologna, fino alla piazza cuore del centro storico e di una città palpitante di gioia per una stagione che nemmeno nei sogni più ottimistici si sarebbe potuta prevedere.

Passata la festa però (resta da giocare un Genoa-Bologna alle 20.45 di venerdì per capire in quale posizione di classifica si piazzerà il Bologna, fra il terzo ed il quinto posto), gabbato lo santo? Speriamo di no ma la società deve per forze programmare il probabilmente radioso futuro con o senza Motta.

Che, come ci dice un mantra ormai da mesi, sui giornaloni sportivi, avrebbe già firmato per mezza Europa ma soprattutto per la Juventus. Sarà vero, sarà falso? Noi attendiamo il comunicato ufficiale della società atteso nelle prossime ore.