Un ventenne di origine tunisina è stato picchiato e rapinato da due connazionali di 26 e 31 anni, come punizione per il suo rifiuto di collaborare con loro nello spaccio di stupefacenti. E' successo in zona Castiglione, nel pieno centro, una casa di accoglienza  gestita da Asp Città di Bologna. I due aggressori sono stati arrestati dalla polizia e raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere. I fatti, resi noti oggi, sono avvenuti a fine dicembre: dopo avere sfondato la porta d’ingresso dell’appartamento, in via Castellata, i due avevano fatto irruzione nella stanza dove alloggia il ragazzo, che era stato malmenato, minacciato con un coltello e derubato del cellulare. Le stesse minacce, sempre riferite al fatto che non voleva aiutarli a spacciare, sono state ripetute anche a distanza di una ventina di giorni, in quel caso in strada, fuori dall'abitazione. Ad avvisare la polizia di quello ch era successo è stato lo stesso ventenne. Oltre alla sua denuncia, utili alle indagini sono state anche le immagini delle telecamere acquisite nei pressi del luogo dove si è verificata la rapina e che hanno consentito di identificare gli autori. Al momento della cattura, uno degli indagati è stato trovato in possesso di un paio di grammi di eroina. La successiva perquisizione della sua abitazione ha permesso di rintracciare un suo complice, 26enne marocchino, mentre tentava di allontanarsi portardo via altra eroina, per circa 30 grammi. Anche quest’ultimo è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.