Le salme delle 3 vittime finora recuperate sono state composte all’Ospedale Maggiore di Bologna. Purtroppo però il loro numero, con ogni probabilità, è destinato a salire. Mancano ancora all’appello infatti altre quattro persone mentre i feriti sono 4. Uno è a Cesena ed è originario del luogo della tragedia, le sue condizioni sono stabili. Ha 42 anni. Un 54enne è in rianimazione a Parma, un 35enne in rianimazione al Sant’Orsola di Bologna. Un quarto è ricoverato a Pisa. La corsa contro il tempo per cercare di recuperare i dispersi, soprattutto da parte dei sommozzatori dei Vigili del fuoco, è resa ancor più disagevole dalle condizioni difficilissime di soccorso. Oltre al tempo, si opera tra i 30 ed i 40 metri sotto le acque del lago di Suviana, dove era collocata la parte della centralina ov’è avvenuto lo scoppio micidiale. In ambienti mezzi collassati e pieni d’acqua, con visibilità ridotta. Insomma un inferno.

Le tre vittime recuperate ed identificate hanno fra i 35 e i 73 anni: Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina). Non era mai accaduto un episodio simile nella centrale idroelettrica più importante della regione, quella appunto di Bargi, di Enel Green Power, in comune di Camugnano. Una strage, il cui conteggio delle vittime è lungi dall’essere concluso. Inevitabilmente la Procura di Bologna ha già aperto un’inchiesta. Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella telefonando martedì sera al Governatore regionale Stefano Bonaccini ha chiesto di fare luce sul gravissimo episodio. Volontà che lo stesso Bonaccini ha ribadito mercoledì anche ai nostri microfoni. Diversi testimoni parlano di un’esplosione e della conseguente nuvola di fumo che si è alzata dalla superficie dell’acqua. Enel ha espresso cordoglio alle famiglie e massima collaborazione nell’accertamento della verità, ci mancherebbe altro. Nel momento dell’incidente, “era in corso il collaudo del secondo gruppo”, ha precisato Enel. Nella centrale, viene spiegato ancora, “erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith”.

Sul luogo della tragedia si alternano tutti i vertici delle Forze dell’ordine e delle istituzioni. E’ arrivata anche la ministra del Lavoro Marina Calderone ed è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo degli scomparsi. Il sindacato Cisl ha organizzato un primo picchetto in segno di protesta. Ma il grosso della manifestazione è atteso per giovedì 11 aprile quando Cgil e Uil (che avrebbe già segnalato problemi alla centrale due anni fa) hanno proclamato uno sciopero generale con manifestazione in piazza Maggiore. Mobilitazione cui ha fatto appello lo stesso sindaco bolognese Matteo Lepore.