Dopo un permesso, detenuto rientra in carcere con la droga

Nella serata di lunedì scorso, nel carcere di Bologna, “si è registrato un nuovo rinvenimento di sostanze stupefacenti, durante le operazioni di controllo su un detenuto di rientro da un permesso”. A darne notizia è il sindacato Sappe: l’uomo è stato sorpreso nella sala accettazione.

“Solo grazie allo scrupolo, all’attenzione ed alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria che lavora in forte carenza di organico, si è riusciti a stroncare l’ennesima circolazione illegale di droga all’interno di un carcere”, dice il Sappe con il segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante e il segretario nazionale Francesco Campobasso, evidenziando come, “ogni giorno, la Polizia penitenziaria porti avanti una battaglia silenziosa, per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, dovuto anche all’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”. “Il solo contrasto, comunque, non è sufficiente – proseguono – per questo diciamo da sempre che è preferibile che i detenuti tossicodipendenti scontino la pena fuori dal carcere, nelle comunità di recupero, per attuare ogni sforzo concreto necessario ad aiutarli ad uscire definitivamente dal tragico tunnel della droga e, quindi, a non tornare a delinquere. Spesso, i detenuti tossicodipendenti sono persone che commettono reati in relazione allo stato di malattia e, quindi, laddove non si tratti di soggetti particolarmente pericolosi, avrebbero bisogno di cure, piuttosto che di reclusione”.