Seguendo le tracce di un “ritratto di fanciulla” del ‘600, sparito da un castello 46 anni fa e ricomparso nelle disponibilità di un antiquario di Milano, il sostituto procuratore della Repubblica di Rimini ha iscritto una nota antiquaria 50enne di Bologna, residente a Rimini, nel registro degli indagati per il reato di ricettazione. La vicenda ha inizio nel 1978, quando fu rubato nel castello del marchese Innocenzo Patrizi Montoro di Castel Giuliano in Bracciano in provincia di Roma il dipinto olio su tela (53 cm) ‘Ritratto di fanciulla’ attribuito a Romanelli, detto il ‘Raffaellino’. Sulla provenienza di quel dipinto, l’anno scorso ha chiesto un accertamento ai carabinieri del nucleo tutela beni culturali di Ancona e poi di Roma un antiquario di Milano, che aveva appena acquistato a Rimini l’opera. E’ emerso così l’autenticità del “Ritratto di fanciulla” e la sua provenienza delittuosa. I successivi accertamenti hanno poi condotto all’identificazione del commerciante d’arte antica che aveva venduto l’opera all’antiquario di Milano. I carabinieri hanno quindi perquisito il domicilio dell’antiquaria di Rimini trovando reperti archeologici, un mezzo busto d’avorio di Beatrice di Sardegna e un dipinto raffigurante San Pietro rubato a Firenze all’interno di Palazzo Martelli.