I rappresentanti locali di Fratelli d’Italia ha presentato, insieme ai tassisti bolognesi, un ricorso al Tar contro il limite dei 30 km/h disposto dall’amministrazione comunale. “Riteniamo che la modalità con la quale è stata istituita la Citta 30 non rispetti le norme statali, nello specifico il codice della strada” fa sapere Stefano Cavedagna, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Bologna. Lo stesso meloniano prosegue: “Senza entrare troppo nel tecnicismo e nel dettaglio del ricorso evidenzio solo che comma 2 dell’art. 142 del codice della strada consente di ridurre il limite di 50 km/h solo ed esclusivamente in determinate strade e tratti di strada e quando il caso concreto rende opportuna la determinazione di limiti diversi dai 50, sempre e comunque seguendo le direttive che saranno impartite dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Del resto, la competenza nella materia della circolazione stradale è attribuita allo Stato” conclude Cavedagna