Si chiama Enrico Abumhere ed era una promessa del calcio, ma un comune infortunio in allenamento portò a diagnosticare un osteosarcoma, raro tumore osseo. Operato all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, a 17 anni gli fu amputata la gamba destra, unica possibilità per salvargli la vita. Così Enrico è diventato un rapper, altra sua grande passione, con il nome d’arte Bubu. Al ragazzo è stata consegnata dalla ditta Ottobock di Budrio – che si era anche impegnata a ridurre i costi dell’arto artificiale – la nuova protesi ortopedica. Ad aiutare il giovane rapper la Fondazione Rizzoli e la Fondazione Ant, che hanno raccolto i 20.000 euro necessari per il nuovo ausilio. La ditta Ottobock di Budrio ha consegnato a Bubu la sua nuova protesi tecnologica, che comprende le articolazioni del ginocchio e dell’anca polifunzionali in titanio e a controllo idraulico, mentre il piede è in fibra di carbonio e permette un consumo di minor energia da parte di Enrico. “Ci vorrà un pochino ma sono molto contento e soddisfatto”, ha detto il rapper. Fondazione Ant metterà a disposizione il servizio di accompagnamento. Con l’aiuto degli amici Bubu ha inciso un pezzo rap con tanti riferimenti alla sua esperienza in ospedale. Nelle sue canzoni racconta la malattia, il dolore e la possibilità di superarla, per aiutare tanti ragazzi che si trovano nella sua stessa situazione e che dalle sue parole possono trovare forza e conforto