In merito al processo davanti alla Corte d’Assise che vede imputato il medico della Ausl Giampaolo Amato per l’omicidio della moglie e della suocera, il direttore generale della Ausl di Bologna Paolo Bordon conferma la decisione della Azienda Usl di costituirsi parte civile per l’ipotesi di peculato (furto di farmaci). Per la Corte il duplice omicidio non può definirsi femminicidio e per questo motivo l’Udi (Unione Donne Italiane) non è stata ammessa al processo come parte civile. Laconico Bordon: “Non è un tema nella nostra agenda di lavoro”.