Botte e maltrattamenti alle compagne: braccialetto elettronico per due uomini violenti

Due misure cautelari di divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, sono state eseguite nel Bolognese dai carabinieri, nei confronti di due uomini indagati per maltrattamenti alle compagne. A Marzabotto, sul primo Appennino, il provvedimento ha raggiunto un 43enne di origine pakistana che avrebbe ripetutamente aggredito la moglie, verbalmente e fisicamente, con schiaffi, morsi e tirate di capelli, anche di fronte alla figlia. Per anni la donna, temendo rappresaglie, ha evitato anche di andare al pronto soccorso per farsi medicare le ferite che lui le aveva provocato: un livido sul volto, un morso e anche l’asportazione di una ciocca di capelli. Poco tempo dopo essersi rivolta ai carabinieri per chiedere aiuto, è tornata in caserma e ha ritirato la denuncia, ma le indagini sono proseguite e l’Autorità giudiziaria ha richiesto e ottenuto per il marito la misura cautelare. L’altra vicenda è avvenuta nel territorio di Budrio e la misura ha raggiunto un 56enne italiano, denunciato per maltrattamenti dalla donna con la quale ha avuto una relazione durata un paio d’anni. A causa della sua incontrollata gelosia, in un’occasione l’uomo l’ha spintonata e le ha gettato il telefono contro il muro. In un altro episodio, si è presentato sul luogo di lavoro della compagna e ha iniziato ad inveire contro di lei. Infine, un mese fa, dopo l’ennesima lite l’ha afferrata per il collo causandole lesioni.