Il Siulp vuol chiudere il profilo social di Medy Cartier

La segreteria provinciale del Siulp di Bologna chiede la chiusura dei profili social del trapper Medy Cartier, che due giorni fa, al termine di una corsa notturna in auto per le vie di Bologna, tra l’altro privo di patente, una volta fermato dai poliziotti, secondo la Questura, li avrebbe minacciati di filmare l’accaduto per poi pubblicarlo sui social. “Adesso vi umilio e vi faccio passare i guai fra’”, le parole che il trapper avrebbe rivolto agli agenti. Il Siulp, nel “condannare senza se e senza ma le affermazioni fatte dal trapper”, sottolinea che “fermo restando le sanzioni previste dal codice della strada e dal codice penale, riteniamo sia arrivato il momento di rinforzare il sistema sanzionatorio accessorio ai profili social, prevedendone nei casi più gravi la chiusura definitiva”. Il sindacato di polizia ricorda inoltre come Medy Cartier fosse già noto alle forze dell’ordine “per aver chiamato a raccolta circa dieci giorni fa, sempre mediante canali social, i suoi fan per assistere a un concerto illegale al centro commerciale ‘Gran Reno’, fatto che è sfociato in una maxi rissa con tanto di feriti ed accoltellati”. Allora, nel confermare l’urgenza di “certezza e celerità delle sanzioni, restiamo convinti – conclude il Siulp – che con la chiusura dei profili, qualche personaggio che vive del proprio ego social rifletterebbe maggiormente prima di esternare certe affermazioni arroganti, irrispettose e prive di ogni base civica di comportamento”.