Castenaso: picchia la compagna e le ‘clona’ il cellulare

Non accettava che la compagna gli avesse dato un figlio, poi è diventato geloso al punto da ‘clonare’ le app di messaggistica telefonica della donna per spiarla ed è arrivato anche a minacciarla di morte. Lei però, una trentenne che abita nel Bolognese, lo ha denunciato ai carabinieri e ora per l’uomo è scattata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Il provvedimento è stato eseguito dai militari dell’Arma di Castenaso a carico di un operaio 41enne italiano, indagato per maltrattamenti, accesso abusivo a un sistema telematico, violenza privata e lesioni personali aggravate.

L’indagine è nata dalla querela della donna che a ottobre si era rivolta ai carabinieri per denunciare il compagno, conosciuto tre anni fa. Ha riferito che la relazione era cominciata male ed era ulteriormente peggiorata dopo un anno, con la nascita del figlio che lui non desiderava, sostenendo di essere stato ‘incastrato’ e disinteressandosi totalmente alle cure e alla gestione del neonato. In seguito, a causa della sua gelosia morbosa, l’uomo le ha manomesso il cellulare clonando le app di messaggistica per controllarla e, dopo avere trovato una conversazione ‘sospetta’, l’ha afferrata per un braccio e danneggiato il telefono. L’ultimo episodio di maltrattamenti risale alla fine di settembre quando il 41enne, infastidito dal fatto che la compagna fosse tornata casa in ritardo, l’ha nuovamente minacciata (‘Ti sfondo il cranio! Ti prendo a calci in faccia!’), poi l’ha aggredita per strapparle di mano il telefono, procurandole una distorsione alla spalla giudicata guaribile in 10 giorni dai sanitari del 118. A quel punto, la donna si è rivolta ai carabinieri di Castenaso che hanno attivato il cosiddetto ‘Codice Rosso’, facendo partire gli accertamenti che hanno portato alla misura cautelare.