Cinque attività commerciali sospese su un totale di sette ispezionate, sette datori di lavoro denunciati per violazioni in materia di sicurezza e lavoro ‘nero’, sanzioni per circa 70mila euro. Sono i risultati di una serie di controlli svolti dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, insieme ai colleghi del Comando Provinciale.
Nel capoluogo sono state tre le attività controllate, per due delle quali sono scattati provvedimenti di sospensione. Si tratta di un negozio di abbigliamento e calzature gestito da un imprenditore cinese, dove è stato riscontrato l’impiego di lavoratori, senza la preventiva e obbligatoria formazione in materia di sicurezza e senza la redazione del documento di valutazione dei rischi, e di una macelleria di proprietà di un imprenditore bengalese, per aver omesso, anche in questo caso, l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi, in relazione alla attività di rivendita carni.
Altre quattro attività sono state ispezionate in provincia. A San Giovanni in Persiceto i controlli hanno riguardato due locali pizzeria/rosticceria, nei quali è stata riscontra la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi. In entrambi i casi, è stato applicato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. La stessa misura è scattata per un ristorante a Imola, dove i militari del Nil hanno accertato l’impiego da parte del titolare di origine turca di un lavoratore connazionale, irregolare e completamente in nero, senza contratto e privo di permesso di soggiorno. L’imprenditore è stato anche denunciato per violazione delle disposizioni riguardanti l’impiego di stranieri in ambito lavorativo. A Sasso Marconi, infine, è stato sanzionato il titolare di una azienda agricola dove è stato riscontrato l’impiego di tre braccianti, tutti privi di idoneità sanitaria, poiché non sottoposti a preventiva visita medica, e anche sprovvisti di formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
