Sono 23 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Bologna, che ha smascherato una frode fiscale realizzata da una importante società di basket, militante nella Serie B Interregionale, e da altre 20 società, perlopiù bolognesi, attraverso un sistema di false sponsorizzazioni realizzato con la compiacenza di alcuni giocatori e dirigenti sportivi. L'ammontare dei ricavi non dichiarati supera il milione di euro. L'indagine, coordinata dalla Procura, è stata condotta dagli investigatori della Compagnia di Imola delle Fiamme Gialle.

L'espediente truffaldino coordinato dalla società di basket -spiegano i finanzieri- consisteva nella emissione di fatture per operazioni inesistenti, mediante la ricezione di denaro fino a quattro volte il reale valore delle sponsorizzazioni effettuate. In seguito, tramite rimborsi e stipendi gonfiati di alcuni dirigenti e giocatori, queste somme venivano prelevate in contanti e in parte restituite alle società sponsor. Questo meccanismo avrebbe consentito agli sponsor di beneficiare di costi per abbattere il proprio imponibile ai fini delle imposte dirette, con la conseguente evasione fiscale. Gli accertamenti hanno permesso di ricondurre a tassazione maggiori ricavi per circa 750 mila euro. Ulteriori 450 mila euro di imponibile sono stati contestati alle società sponsor che hanno beneficiato della frode. Le 23 persone indagate sono dirigenti, iscritti delle società sportive e componenti degli organi di amministrazione.

Secondo i finazieri questa frode, oltre ad aver causato una rilevante evasione fiscale e contributiva, ha comportato una alterazione delle condizioni di concorrenza, anche in danno delle altre società di basket militanti nella stessa categoria. In conseguenza degli illeciti rilevati è stata avviata, nei confronti della società di basket coinvolta, una proposta di disconoscimento della natura di 'ente non commerciale', con il venir meno del conseguente regime di tassazione agevolato previsto per il terzo settore.