Un bambino ucraino di sette mesi, affetto da una grave malattia rara ereditaria di tipo mitocondriale e con una prospettiva di vita molto limitata, è arrivato da Leopoli a Bologna per essere curato con una terapia sperimentale. Con lui in Italia c’è la mamma ma il suo papà è rimasto al fronte di guerra. Il piccolo paziente è stato accolto una settimana fa all’Irccs Policlinico Sant’Orsola, ed è in cura dai professionisti della Neuropsichiatria dell’età pediatrica dell’Istituto di scienze neurologiche di Bologna. La speranza è riposta in una terapia innovativa della professoressa Caterina Garone, neuropsichiatra dell’età pediatrica dell’Istituto di scienze neurologiche. Terapia che ha già dimostrato di produrre effetti positivi sulla sopravvivenza e sui difetti biochimici e genetici dei pazienti.