Dopo la risalita, seppur contenuta, dei casi a settembre, ora il Covid a Bologna è di nuovo stabile e sotto controllo. A dirlo è Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl Bologna, che insieme all'assessore regionale Raffaele Donini conferma anche che a metà ottobre parte la nuova campagna vaccinale. Tra le novità, la possibilità di somministrare il vaccino anti-influenzale insieme a quello anti-covid, per le categorie più a rischio.
"Siamo di fronte a un'epidemia presente, ma ben gestita dal punto di vista degli effetti sulla salute delle persone, che sono contenuti". La campagna vaccinale intanto è in partenza: l'avvio è in programma il prossimo 16 ottobre, sia contro il Covid sia contro l'influenza (si potranno fare entrambi i vaccini nello stesso momento). La campagna, spiega Pandolfi, "avrà un approccio a fasi. La prima sarà di rivolgere la vaccinazione alle persone nelle Rsa e nelle Cra. In seguito agli operatori sanitari". Il vaccino poi è raccomandato alle persone considerate fragili, ad esempio con patologie come diabete o cardiopatie, e immunodepressi. In questo caso saranno i medici di famiglia (che possono fare il vaccino in ambulatorio) a essere il punto di riferimento per i pazienti. Questa seconda fase partirà a inizio novembre. Pandolfi invita poi a non sottovalutare il Covid, nonostante la pandemia sia ormai conclusa. "Dire che è come l'influenza è un po' riduttivo- afferma l'esperto- il Covid si manifesta come una malattia di tipo stagionale, ma rispetto all'influenza ha una capacità più elevata di modificarsi e creare varianti". Inoltre l'influenza "abbiamo la capacità di sorvegliarla e anticiparla, perché arriva prima nell'emisfero sud e poi in quello nord del mondo". Per questo, continua Pandolfi, il virus del Covid "va sorvegliato soprattutto per anticipare la circolazione di varianti importanti". Al momento, spiega il dirigente Ausl, "in Italia e in Europa ci sono varianti del Covid che in questo momento non ci preoccupano e sono quelle più frequenti".
Nel video le parole di Pandolfi e Donini