Presa la banda di ladri di catalizzatori

In alcuni casi riuscivano a mettere a segno il ‘colpo’ in 45 secondi, tagliando i catalizzatori dalle marmitte delle auto per ricavarne i preziosi metalli che li compongono: platino, palladio e soprattutto il rodio, che può costare più di 500 euro al grammo. Una banda di ladri specializzata in questi furti è stata smantellata dalla squadra mobile di Bologna che, al termine di una indagine avviata nel 2021 e coordinata dal sostituto procuratore Flavio Lazzarini, ha eseguito sei misure cautelari firmate dal Gip Domenico Truppa.

In cinque sono stati arrestati, un sesto indagato ha ricevuto un divieto di dimora in città: hanno fra i 20 e i 35 anni, tutti italiani già conosciuti alle forze dell’ordine, alcuni appartenenti a famiglie nomadi. Sono accusati a vario titolo di furto e tentato furto. Tra gli arrestati c’è un commerciante di auto, un 35enne che vive e lavora a Bologna, accusato anche di falso in atto pubblico per avere messo a disposizione alcune vetture, intestate in modo fittizio a prestanome, usate dai ladri per commettere i furti. Nell’inchiesta sono indagati anche sei minori, ritenuti complici della banda e la cui posizione è ancora al vaglio della Procura per i Minorenni.

Sono almeno una trentina i ‘colpi’ attribuiti alla banda fra il Bolognese, il Ferrarese e il Ravennate, fra il 2021 e il 2022. Il valore dei catalizzatori, a seconda del modello di auto, sul mercato clandestino poteva oscillare dai 100 fino ai 1.500 euro.

Nel video, alcune immagini dei furti ripresi da telecamere di videosorveglianza e l’intervista al dirigente della squadra Mobile di Bologna Roberto Pititto