La sala scommesse di via Vincenzo Gemito, in zona Savena a Bologna, potrà rimanere aperta, perché al momento della presentazione della domanda l’esercizio rispettava la distanza minima dai luoghi sensibili. A stabilirlo – secondo quanto riporta Agipronews – è il Tar dell’Emilia-Romagna, che ha respinto l’istanza cautelare di un condominio della zona, il quale sosteneva che la posizione della sala non fosse in linea con la legge regionale sul ‘distanziometro’. Una norma del 2013 infatti vieta la presenza di queste strutture a meno di 500 metri da determinati luoghi sensibili (scuole, luoghi di culto, ospedali e case di cura). Secondo i condomini, il percorso dal luogo sensibile all’esercizio sarebbe cambiato, con ricadute sulla corretta misurazione della distanza.
Nel pronunciarsi a favore della società che gestisce la sala scommesse, rappresentata dall’avvocato Gianfranco Fiorentini, il Tar ha invece spiegato che “non sussistono i presupposti per la concessione della chiesta misura cautelare” poiché “al momento della presentazione della domanda e della conseguente istruttoria, erano sussistenti i requisiti distanziali rispetto ai luoghi sensibili” secondo la legge regionale. Nell’ordinanza si legge inoltre che il ricorrente “non ha evidenziato un pregiudizio grave ed irreparabile, lesivo della propria posizione giuridico-soggettiva, in conseguenza dell’adozione del provvedimento gravato”.