A tradirlo sono stati i controlli incrociati fatti dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo di Bologna, che hanno confrontato i redditi dichiarati da un affittacamere con i dati forniti dalle piattaforme di prenotazione online e anche con le recensioni degli utenti sulle stesse piattaforme. Da questi ultimi risultava in certi casi un volume di clienti addirittura doppio rispetto a quello dichiarato dall'host, che gestisce una piccola struttura ricettiva con sei stanze nel pieno centro di Bologna. Le verifiche più approfondite hanno confermato i sospetti: l'uomo, un imprenditore bolognese, ha evaso il fisco per oltre 600mila euro a partire dal 2017.

Non era un evasore totale -spiegano gli investigatori- ma uno dei tanti 'furbetti' che dichiarano molto meno di quanto effettivamente intascano con la loro attività. L'affittacamere al centro di questo controllo opera prevalentemente su piattaforme di prenotazione on-line, rivolgendosi in gran parte a turisti stranieri, forte della posizione centrale della struttura. Anche per questo gode di un certo successo, confermato dal numero di recensioni sui portali di riferimento, recensioni che non sono sfuggite ai finanzieri e che, insieme ad altri riscontri su banche-dati, hanno permesso di intercettare una quota di locazioni brevi in nero pari a circa il 50% della complessiva operatività dichiarata dalla struttura. Sono così stati recuperati a tassazione circa 600.000 euro di ricavi non dichiarati. Da tempo la Guardia di Finanza monitora il mercato degli affitti a breve e lungo termine, con l'obiettivo di tutelare tutti coloro che sono alla ricerca di un alloggio a Bologna per ragioni di studio, di lavoro e turistiche.

E' dello scorso giugno un'altra operazione che aveva portato a smascherare una società che dichiarava al fisco solo una minima parte di quanto ricavava affittando una ventina di appartamenti in centro storico, anche a ridosso di Piazza Maggiore. Negli ultimi quattro anni, compreso il periodo della pandemia, i ricavi non dichiarati da quella società ammontavano a circa 800mila euro.