Arresto convalidato e disposta la custodia in carcere: è questa la decisione del Gip di Bologna Letizio Màgliaro per Yuri Fantini, il 22enne bolognese che da domenica sera si trovava in stato di fermo per l'omicidio di San Giovanni in Persiceto. Nell'udienza e nell'interrogatorio di garanzia, il ragazzo si è nuovamente avvalso della facoltà di non rispondere, come già aveva fatto quando era stato sentito, subito dopo l'arresto, nella caserma dei carabinieri di San Govanni.
Il 22enne, un operaio metalmeccanico incensurato che tutti descrivono come una persona tranquilla, è accusato di avere ucciso il 31enne Tariq Aziz Uttam, di origine pakistana, residente anche lui nella cittadina della 'bassa' bolognese dove lavorava in una fonderia. Un delitto avvenuto al culmine di una lite nel parco vicino al cimitero, cominciata a quanto pare perché il cagnolino di Fantini aveva fatto pipì vicino al 31enne. Quest'ultimo, forse un po' alterato dall'alcol, aveva protestato con il proprietario il quale -secondo quanto ricostruito dai carabinieri- avrebbe reagito tirando fuori un coltello e uccidendo l'avversario con un unico fendente, al cuore. Erano stati gli stessi amici di Fantini, quel pomeriggio impegnati con lui a una partita di Pokemon Go nel parco, a prestare alla vittima i primi soccorsi, risultati purtroppo inutili, e a dare l'allarme.
Le uniche parole, che il 22enne avrebbe pronunciato nell'immediatezza dell'arresto, sarebbero state: “In un secondo ho capito che la mia vita era finita". Per l'avvocato Simone Cantelli, che assiste il giovane, è ancora presto per fare valutazioni sulle prossime mosse della difesa. Il ragazzo -spiega il legale- è in condizioni normali, per come si può stare in una situazione del genere.