Ai domiciliari, chiama il 112 e chiede ai carabinieri di sparargli

Due settimane fa aveva chiamato i carabinieri ai quali, quando sono arrivati a casa sua, ha chiesto di sparargli in testa. La motivazione era che non non se la sentiva più di restare agli arresti domiciliari, temendo di non essere in grado di controllare i propri istinti che l’avrebbero portato a fare del male all’anziana madre e al figlio, con i quali conviveva. Per l’uomo, un 50enne albanese che abita a Calderara di Reno (Bologna), è scattato un aggravamento della misura cautelare già in atto: non più domiciliari, ma carcere. L’uomo era stato arrestato lo scorso maggio per maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale ai danni della convivente 46enne, che nel frattempo se n’è andata di casa con il figlio minorenne. Messo ai domiciliari con l’anziana madre e l’altro figlio, maggiorenne, il 50enne ha violato la misura tenendo un comportamento ritenuto non adeguato, fino all’episodio di due settimane fa. Il Tribunale ha così accolto la richiesta della Procura, disponendo nei confronti del 50enne la custodia cautelare in carcere.