Dopo quelli in Ucraina e in Russia, proseguono i viaggi dell’inviato di Papa FrancescoMatteo Maria Zuppi, nell’ambito della missione di pace della Santa Sede per la risoluzione del conflitto tra Kiev e Mosca. Lo ha annunciato il Vaticano, precisando che il presidente della Cei sarà Oltreoceano “quale inviato del Santo Padre Francesco” e che “la visita si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina. L’iniziativa “si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario, per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini”.

Si tratta della terza missione del cardinale, che da fino a mercoledì sarà a Washington. Martedì sarà accolto alla Casa Bianca dal presidente Biden. Discuteranno della diffusa sofferenza causata dalla guerra della Russia in Ucraina e – riferisce Karine Jean Pierre dalla Casa Bianca – anche degli sforzi degli Stati Uniti e della Santa Sede per fornire aiuti umanitari alle persone colpite e dell’attenzione della Sede Pontificia al rimpatrio dei bambini ucraini deportati con la forza dai funzionari russi.

Gli sforzi di Papa Francesco e della diplomazia vaticana – quindi – proseguono, anche se le prime due tappe non sembrano aver sortito gli effetti sperati, addirittura con una certa “freddezza” registrata più sul versante ucraino che russo. Ma la visita a Washington non fa che confermare che la guerra è vista da piazza San Pietro anche nel suo aspetto di conflitto tra superpotenze, il quale travalica l’ambito “locale” e il semplice concetto del mai negato diritto alla difesa da parte di un Paese attaccato con un’azione bellica con scopi di invasione.