Precipitò dall’ospedale Maggiore, chiesta archiviazione per due sanitari

Secondo la Procura di Bologna non ci sono responsabilità penali nell’operato di un medico e di un’infermiera dell’ospedale Maggiore, al centro dell’esposto presentato a fine maggio dal padre di Leonardo Riberti, 21enne che il 21 giugno 2022 morì dopo essere uscito da una finestra del reparto di otorinolaringoiatria, dove si trovava ricoverato, precipitando da circa 15 metri. Dopo averli indagati per omicidio colposo, infatti, il pm Luca Venturi ha chiesto per entrambi l’archiviazione, provvedimento verso cui la famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Fabio Anselmo, farà opposizione. Per la morte del giovane la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio per la responsabile del servizio diagnosi e cura della Psichiatria universitaria di Ferrara, che aveva in cura Leonardo in precedenza. La contestazione è di aver provocato la morte del giovane per non aver informato adeguatamente i sanitari dell’ospedale bolognese dello stato psicotico in cui si trovava il paziente e del rischio che compisse condotte pericolose per se stesso. Sulla base proprio delle accuse formulate per la primaria, la famiglia Riberti aveva chiesto di procedere anche nei confronti del medico e dell’infermiera del reparto del Maggiore, segnalando omissioni. Ma per il pm, proprio il fatto che dalla struttura ferrarese non arrivò un’adeguata informazione rese imprevedibile, per i sanitari bolognesi, le condotte del ragazzo. Sarebbe stato il difetto di informazioni il motivo per cui l’otorino, dopo il primo tentativo di allontanamento del paziente, valutò di non insistere per l’intervento di uno specialista psichiatrico. E nessun addebito, per la Procura, deve essere mosso neppure all’infermiera, che tentò invano di contrastare la condotta di Riberti. “Faremo opposizione – dice il padre, Davide Riberti – perché a nostro avviso non ha senso chiedere l’archiviazione per la parte bolognese e procedere su quella ferrarese. Ci sono profili eloquenti, le principali inadempienze sono state bolognesi”.