Il gup di Bologna Sandro Pecorella accoglie la richiesta formulata ieri dal procuratore aggiunto Francesco Caleca e condanna a 30 anni, al termine del processo di primo grado con rito abbreviato, Giuseppe Cappello per l’omicidio di Kristina Gallo, la 27enne trovata morta nella sua abitazione di Bologna il 26 marzo del 2019. Sono state inoltre disposte provvisionali per 100.000 euro a favore dei familiari, assistiti dagli avvocati Francesco Cardile e Cesarina Mitaritonna, oltre a 10.000 euro per l’associazione ‘La caramella buona’, rappresentata dall’avvocata Barbara Iannuccelli. Inizialmente la morte della giovane era stata attribuita a cause naturali, ma successivi accertamenti hanno portato all’arresto, avvenuto a luglio dell’anno scorso, di Cappello, l’ex fidanzato 45enne della donna. Commentando la decisione, i legali di parte civile dichiarano che “giustizia è stata fatta”, pur riconoscendo che “non ci si può dichiarare soddisfatti, perché è morta una ragazza”. Da parte sua, invece, Gabriele Bordoni, che difende Cappello- che si trova agli arresti domiciliari- assieme alla collega Alessandra Di Gianvincenzo, prende atto “con dispiacere della sentenza, perché- spiega- ritenevamo di aver messo l’accento su aspetti determinanti che lasciavano un più che ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell’imputato”. Ad ogni modo, aggiunge, quando saranno depositate le motivazioni, che dovrebbero arrivare nel giro di 90 giorni, “avremo modo di capire come si è arrivati a questa decisione, poi ci saranno l’appello e un giudizio di legittimità”.

Kristina Gallo

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