Dopo avere attirato con una scusa un anziano disabile che conoscevano, lo hanno minacciato con un fucile e una pistola e rapinato. Per l’episodio, avvenuto nella serata di domenica a Medicina, nel Bolognese, i carabinieri hanno arrestato un 18enne e un 19enne, italiani e residenti nella stessa cittadina, accusati di rapina aggravata in concorso. A rivolgersi ai militari, poco dopo l’aggressione, è stato un pensionato 68enne, disabile all’80%. Ha raccontato di aver ricevuto la telefonata di un giovane conoscente, che gli ha chiesto se poteva andare a prenderlo con l’auto per dargli un passaggio fino a casa. L’uomo ha preso la macchina e si è diretto nel luogo indicato, dove ha trovato i due: uno è salito in auto e gli ha puntato una pistola sul fianco, mentre l’altro impugnava un fucile.
Costretto a consegnare 200 euro in contanti e il telefonino, l’uomo è tornato a casa a piedi perché privato anche delle chiavi dell’auto, poi è andato dai carabinieri. Partendo dall’intestatario dell’utenza telefonica che aveva chiamato l’anziano, i militari hanno identificato per primo il 18enne, già con precedenti di polizia. Raggiunto a casa, ha ammesso le proprie responsabilità e, mentre era con i carabinieri, ha ricevuto la videochiamata del complice che si compiaceva per la rapina compiuta, oltre a ridere per l’espressione di paura che la vittima aveva avuto durante l’assalto. In breve anche il 19enne è stato così identificato. La refurtiva, che i due si erano spartiti, è stata recuperata insieme alle armi, riproduzioni giocattolo prive del tappo rosso nascoste nella siepe di un giardino pubblico. Non è stato possibile recuperare il telefonino del 68enne perché, durante la fuga, il 18enne lo ha gettato in un canale.