E’ abbastanza impressionante vedere tutto quello che hanno trovato gli operai incaricati della pulizia nell’alveo del torrente Ravone che scorre interrato sotto via Saffi, nel tratto dove la scorsa settimana c’è stata l’ormai famosa esondazione che ha allagato l’intera strada. Grossi rami e arbusti, ma anche pietre e pezzi di mattoni: materiale che, senza dubbio, potrebbe avere contribuito a intasare il corso d’acqua e che, con la piena, può avere divelto i pali di sostegno che erano stati sistemati sotto via Saffi e che sono poi finiti nel tratto che scorre in superficie in via del Chiù, come confermano queste immagini girate ieri. Il fatto che i pali si fossero staccati aveva destato qualche preoccupazione fra residenti e commercianti sulla tenuta dell’asfalto in quel tratto dell’arteria, molto trafficato. Questa mattina c’è stato il nuovo sopralluogo dei tecnici e degli operai incaricati di proseguire la sistemazione e la pulizia del corso d’acqua. A quanto si apprende, a breve verranno anche rimpiazzati i pali di sostegno della strada che sono venuti via con la piena. Da metà giugno poi, come è ormai noto, il Comune ha fatto sapere che partono i lavori per anticipare l’intervento di consolidamento del tratto del Ravone in attraversamento a via Saffi. Il cantiere interesserà la porzione di via Saffi da via Vittorio Veneto fino a 60 metri oltre via del Chiù, tratto che sarà chiuso al traffico indicativamente fino a fine agosto.

Davanti al negozio più danneggiato dalle due esondazioni del Ravone, come vi abbiamo già raccontato qualche giorno fa, sono intanto comparsi cartelli ironici che scherzano sul ‘turismo’ fotografico di tante persone che si fermano a fotografare la scena del disastro. Ma c’è addirittura chi nelle ultime ore ha scavalcato transenne e recinzioni, tra l’altro insieme a un bambino, per avvicinarsi alla voragine.