Due fratelli di 20 e 23 anni e la loro mamma 46enne, tutti bolognesi e tutti incensurati, almeno fino a sabato quando i carabinieri sono andati a perquisire il loro appartamento in zona Navile, trovando e sequestrando tre etti di marijuana, un etto di hashish, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. L'intera famiglia di insospettabili è stata arrestata al termine di una breve operazione antidroga svolta dai militari del nucleo radiomobile di Bologna.

Madre e figli sarebbero stati, secondo l'accusa, i fornitori di un pusher al dettaglio, incappato in un controllo stradale a Granarolo mentre era su un'auto in car-sharing. Alla guida c'era un ventenne che è apparso subito particolarmente nervoso, senza contare che nell'abitacolo si avvertita un odore inconfondibile. Addosso aveva infatti 15 grammi di marijuana e altri 40 sono stati trovati nella sua abitazione. Il giovane è stato arrestato e da lui i carabinieri sono rapidamente risaliti alla famiglia che gli avrebbe venduto la droga. Esaminando il suo cellulare, i militari hanno infatti trovato alcune conversazioni whatsapp avute con un altro ragazzo, riconducibili a una attività di spaccio, in particolare risultava che il ventenne avesse da poco acquistato 450 grammi di marijuana per 1.100 euro. L'interlocutore era uno dei due fratelli, ma al momento della perquisizione della casa dove abita i carabinieri hanno scoperto che non era l'unico, in famiglia, a gestire quell'attività. La madre, che lavora come operaia, nascondeva all’interno di un porta gioie un piccolo barattolo con 57 grammi di marijuana e 46 di hashish. Il figlio 22enne aveva in camera 55 grammi di hashish e 320 euro; il 20enne 160 grammi di marijuana e un po' di hashish in un barattolo in plastica.

I quattro arrestati sono stati tutti collocati ai domiciliari, in attesa del processo.