Il Pd di Bologna al viceministro Bignami: nella nota è scritto “non c’è alcun silenzio di comodo” sulla violenza subita da una 15enne nel settembre scorso al Parco Nord, durante la Festa dell’Unità. Anzi, dopo il fatto “la famiglia della ragazza si è subito rivolta alla direzione della Festa per chiedere aiuto” e trovare i responsabili. “E questo è ciò che è stato fatto”, con un atteggiamento di “doveroso riserbo e rispetto” per la vittima. A precisarlo è lo stesso PD di Bologna, che replica così alle accuse mosse dal centrodestra sulla vicenda. “Leggiamo non senza stupore e amarezza accuse mosse al PD di Bologna per la terribile notizia della violenza sessuale verificatasi negli spazi dove si tiene la Festa dell’Unità- scrivono i dem sui social- l’accusa che ci viene mossa va dal silenzio di comodo a quello, addirittura, di voler nascondere la cosa, come se peraltro fosse possibile”. La federazione, prosegue la nota, vuole “chiarire una cosa. Per noi una violenza sessuale è una violenza sessuale. Ovunque questa avvenga. E non mancheremo mai di denunciare, di esprimere la nostra solidarietà e la vicinanza fattiva a chi ne è vittima, così come la più ferma condanna per chi la commette. Come abbiamo sempre fatto, come facciamo”. Poi la precisazione e la sottolineatura sulla ricostruzione della vicenda. “Manca un passaggio”, scrive il PD. La famiglia della ragazza si è subito rivolta alla direzione della Festa per chiedere aiuto, trovare i ragazzi e consegnarli ai carabinieri, che ringraziamo. E questo è ciò che è stato fatto”
