“Se avessi avuto intenzione di uccidere lo avrei colpito quando stava per terra o mi sarei portato una pistola o un coltello. Anche io sono una vittima mi hanno mandato allo sbaraglio. Mi scuso con la famiglia di Davide, con la popolazione crotonese e bolognese e tutta Italia”. A dirlo è Nicolò Passalacqua, il giovane che ha ridotto in fin di vita Davide Ferrerio, nel corso dell’udienza del processo con rito abbreviato che si è celebrato a Crotone. Il 21enne di Bologna si trova in coma irreversibile dopo l’aggressione. Passalacqua è stato interrogato per circa due ore rispondendo alle domande del pm Pasquale Festa, del suo avvocato Salvatore Iannone e dei legali delle parti civili. L’imputato ha ricostruito l’aggressione, ma anche le fasi precedenti e successive non senza contraddizioni.