Arrestato venerdì dai carabinieri per avere aggredito e tentato di rapinare un ragazzino di 14 anni in via Zampieri, zona Bolognina, non ha fatto passare neanche una settimana per evadere dai domiciliari, misura che era stata decisa dal giudice all'udienza in direttissima. Ma gli stessi carabinieri lo hanno riacciuffato, questa volta in zona universitaria.

Per il rapinatore 23enne di origine moldava, già con precedenti, è scattata per il momento una denuncia, per evasione, ma è probabile che a questo punto venga deciso un aggravamento della misura cautelare e il giudice lo mandi in carcere, anziché ai domiciliari.

Il giovane è stato intercettato ieri notte da una pattuglia in via Acri, poco lontano da piazza Verdi: riconoscendolo, i carabinieri lo hanno fermato sapendo che si sarebbe dovuto trovare a casa, a Pianoro, dove era stato appunto messo ai domiciliari dopo l'arresto di venerdì.

Quella mattina, intorno alle 8, aveva avvicinato un ragazzino di 14 anni che, zainetto in spalla, stava andando a scuola a piedi, lo aveva minacciato puntandogli addosso il collo rotto di una bottiglia di birra e gli aveva chiesto di consegnargli tutti i soldi. Ma lo studente, dopo avere svuotato la tasche per fargli capire che non aveva soldi, lo ha fatto allontanare e ha chiamato il 112, fornendo una descrizione accurata di chi lo aveva aggredito. I carabinieri avevano poi rintracciato il 23enne poco lontano.