I carabinieri della compagnia di
San Giovanni in Persiceto hanno chiuso il cerchio
delle indagini sulla morte di una donna di 52 anni, autista di
bus, stroncata da una overdose di eroina il 13 agosto 2019 fa
nella sua abitazione di Argelato. Sono stati infatti
identificati i pusher che le avevano venduto le dosi ritenute
fatali e ricostruita l'organizzazione che avrebbe gestito un
'giro' di spaccio fra la città e la provincia. Otto le misure
cautelari firmate dal Gip di Bologna Andrea Salvatore Romito su
richiesta della pm Gabriella Tavano.
   Per due indagati, un 51enne tunisino e un 45enne marocchino
ritenuti gli autori della cessione dell'eroina alla vittima, le
accuse sono di spaccio di stupefacenti e morte come conseguenza
di altro reato. Entrambi erano già in carcere per precedenti
vicende e il primo è stato raggiunto da ordinanza di custodia
cautelare in carcere, l'altro ai domiciliari. Gli ulteriori sei
indagati sono quattro cittadini tunisini, un marocchino e una
donna italiana, accusati di spaccio di stupefacenti e raggiunti
da quattro misure di arresti domiciliari e due divieti di
dimora. Dei sei, due sono irreperibili e attualmente ricercati.
Gli investigatori hanno sequestrato, in varie fasi, circa tre
etti di cocaina, quattro etti di hascisc, sessanta dosi di
eroina e piccoli quantitativi di marijuana. La banda avrebbe
avuto una base in zona Corticella, a Bologna. A trovare il corpo
senza vita della 52enne, madre di due figli adolescenti, era
stato il compagno della donna.