Da settembre picchiava la compagna con cui conviveva a San Lazzaro di Savena, nel bolognese, inizialmente con schiaffi, pugni e calci, poi servendosi anche del tubo dell’aspirapolvere.

La donna, una 42enne italiana, a ottobre aveva denunciato ai Carabinieri della stazione di San Lazzaro il compagno, un operaio 41enne italiano e pregiudicato, e venerdì i militari hanno eseguito nei confronti dell’uomo un’ordinanza, emessa dal Gip su richiesta della Procura che applica nei suoi confronti la misura cautelare dell’allontanamento da casa e del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il reato contestato al 41enne è ovviamente quello di maltrattamenti contro familiari o conviventi. Al momento della denuncia, dettagliano i militari, la donna ha riferito che i litigi con il compagno “erano iniziati a giugno, dopo che lei lo aveva accusato di avere una relazione con un’altra donna”.

All’inizio si era trattato solo di discussioni molto animate, ma “a settembre, a seguito dell’ennesima lite, l’uomo, dopo averla insultata, l’aveva colpita con schiaffi e pugni in varie parti del corpo”. Da quel momento i litigi tra i due sono sempre stati caratterizzati dalle violenze fisiche, con il 41enne che “colpiva con schiaffi e calci la compagna”. In una circostanza l’uomo l’ha picchiata sulla testa “con una borsetta, provocandole lesioni guaribili in 30 giorni”, mentre un mese fa “ha colpito la compagna all’orecchio e al braccio destro con un tubo dell’aspirapolvere, per poi darle un pugno in piena fronte”. In quella circostanza l’uomo ha anche preso alla compagna il cellulare “per evitare che potesse chiedere aiuto alle Forze dell’ordine”.

Alla fine, il 41enne è stato convocato dai Carabinieri in caserma e sottoposto alla misura cautelare.