“La giustizia climatica non è compatibile con le grandi opere, con l'allargamento del Passante di mezzo o i rigassificatori.” Era uno degli slogan che ha animato oggi il corteo per le strade di Bologna dello "Sciopero globale per il clima", cui hanno preso parte migliaia di persone, partito da piazza San Francesco. I giovani partecipanti hanno percorso piazza Malpighi, via del Fossato, via Saragozza, piazza San Domenico e piazza Cavour, con il gran finale fissato in piazza Maggiore. Cartelli colorati contro il cambiamento climatico e, appunto, contro le opere-simbolo di quella che viene considerata la mancata transizione in Emilia-Romagna: Passante e rigassificatori, su cui invece Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna continuano a puntare molto. I partecipanti hanno lanciato anche ripetuti slogan contro la guerra, contro l'invio di armi in Ucraina, contro le autostrade, a favore dei diritti e della legalizzazione della cannabis in particolare. C'erano ragazzi di tante scuole della città, ma anche esponenti Cgil, e No Tav.