‘Sono venuto fin qui da Milano per ammazzarti’: lo ha detto e ha quasi tentato di farlo l’uomo che ieri si è presentato in un bar di Crespellano, nel Bolognese, per picchiare e minacciare di morte il titolare, accusandolo di avere una relazione con la sua fidanzata. Il malcapitato, un 46enne della zona, è finito in ospedale con 10 giorni di prognosi mentre l’aggressore, un 40enne milanese, è stato arrestato dai carabinieri per lesioni, minacce, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Oltre a prendere a pugni il barista e a sbattergli la testa contro gli infissi di una porta, l’uomo ha anche devastato mezzo locale, a mani nude e poi utilizzando uno skateboard che aveva con sé come se fosse una mazza. Una scena da far-west che ha costretto gli altri dipendenti del bar ad abbassare la serranda per mettersi in salvo, ma l’uomo è riuscito a rientrare da una porta laterale. Quando sono arrivati i carabinieri, era salito su un tavolino e, a torso nudo, stava per colpire le telecamere di sorveglianza che immaginava avessero ripreso la sua sfuriata. Se l’è presa anche con uno dei militari che ha riportato lesioni guaribili in 6 giorni. Anche in presenza dei carabinieri il 40enne ha ripetuto le frasi minacciose: ‘Volevo lasciare almeno un cadavere’. La sua missione punitiva da Milano a Crespellano sarebbe nata per ragioni di gelosia: a quanto pare l’uomo avrebbe confessato ai carabinieri di avere trovato, su una piattaforma online, un video a luci rosse in cui sarebbero comparsi la sua fidanzata e il barista.