Indagine da archiviare: è la richiesta della Procura di Bologna dopo l’autodenuncia presentata da Felicetta Maltese, Virginia Fiume e Marco Cappato, che nei giorni scorsi hanno accompagnato al suicidio assistito in Svizzera una 89enne bolognese colpita dal morbo di Parkinson. “Non sono autonoma in nulla, tranne che nel pensiero, in un corpo diventato gabbia senza spazio né speranza” erano state le sue ultime parole affidate alla associazione Luca Coscioni.