Si è spenta in una clinica in Svizzera, accedendo al suicidio assistito, Paola, la donna di 89 anni di Bologna malata di Parkinson in forma gravissima, che aveva contattato l’Associazione Luca Coscioni. Dopo le visite di verifica delle sue condizioni, in occasione delle quali ha confermato la sua volontà, Paola si è autosomministrata la dose di farmaco eutanasico. “La diagnosi è un parkinsonismo irreversibile e feroce — TAUPATIA — arrivata oggi ad uno stadio che non mi consente più di vivere. Non sono autonoma in nulla, tranne che nel pensiero”, queste le motivazioni di Paola. Ad accompagnarla ieri, con un’azione di disobbedienza civile, sono state le due attiviste dell’organizzazione Soccorso Civile Felicetta Maltese e Virginia Fiume, che vediamo in queste immagini e che domani, appena rientrate dalla Svizzera, si autodenunceranno ai Carabinieri: rischiano da 5 a 12 anni di carcere. Paola non era tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, pertanto era esclusa dalla possibilità di accedere al suicidio assistito in Italia. Fiume e Maltese saranno accompagnate dall’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e da Marco Cappato, che si autodenuncerà in veste di legale rappresentante dell’associazione Soccorso Civile, che ha organizzato e finanziato il viaggio verso la Svizzera.