Una donna di Bologna andrà in Svizzera per fare eutanasia

“Ci siamo impegnati ad aiutare altre due persone ad andare in Svizzera, una delle quali è una donna di Bologna, e la accompagneremo già nei prossimi giorni”. Lo dichiara Marco Cappato tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore dell’associazione Soccorso Civile, creata insieme a Mina Welby per affermare i diritti delle persone sul fine vita attraverso azioni di disobbedienza civile. Si tratta, precisa ad ANSA l’associazione, di una paziente con malattia grave e irreversibile, forse di intollerabili sofferenze e pienamente in grado di intendere e volere, ma non dipendente da sostegno vitale o macchinari, conditio sine qua non per ottenere il suicidio assistito su suolo italiano, di cui daremo nei prossimi giorni maggiori dettagli. “Non ci facciamo alcuna illusione – commenta Filomena Gallo, avvocata e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni – sulla capacità di questo Parlamento di affrontare adeguatamente la questione per rispondere alle urgenze dei pazienti che voglio il rispetto delle loro scelte nel fine vita”. Per questo, aggiunge Filomena Gallo, “è importante che nel silenzio delle aule parlamentari siano le aule di giustizia a esprimersi su quello che consideriamo un diritto fondamentale, e che chiederemo anche all’Unione europea di riconoscere e garantire”.