I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato Gian Luca Nilo, il 39enne che il 22 ottobre in via Azzurra travolse e uccise l’81enne Luisa Giovannini, guidando con la patente revocata. L’uomo, che per quella vicenda è indagato per omicidio stradale aggravato, questa volta è accusato di evasione e violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex fidanzata.
Verso le 20 di ieri una pattuglia è intervenuta in via Bottego, dopo la segnalazione che un uomo e una donna stavano litigando in un bar. Alla vista dei militari l’uomo ha ammesso di essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, sostenendo di avere in quel momento ricevuto un permesso per uscire di casa. I carabinieri non gli hanno però creduto e hanno accertato che il 39enne, oltre a quel provvedimento, era stato colpito anche dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, una coetanea di origine marocchino che lo aveva denunciato dopo essere stata picchiata.
Per l’episodio di ieri sera, all’udienza con rito direttissimo l’arresto è stato stato convalidato e l’uomo è stato rimesso agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
In relazione all’omicidio stradale di ottobre, l’accordo raggiunto tra accusa e difesa è per una pena di quattro anni di reclusione, con la detenzione in carcere sostituita da quella domiciliare. Sulla proposta di patteggiamento il tribunale si pronuncerà il primo marzo.
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