‘Alla data di ieri erano presenti in istituto ben 784 detenuti, a fronte di una capienza massima di circa 500 detenuti’. A denunciare il sovraffollamento del carcere della Dozza di Bologna è il sindacato Fns-Cisl, con una lettera aperta inviata al direttore della casa circondariale nella quale si segnala come questa situazione ‘stia creando insormontabili problemi nella gestione dell’utenza’. Tra l’altro, prosegue la lettera, una sezione detentiva è ancora chiusa perché in ristrutturazione, altrimenti saremmo ben oltre gli 830 reclusi. Secondo Nicola d’Amore, coordinatore territoriale del sindacato, per la polizia penitenziaria diventa ‘assolutamente impossibile gestire anche delle semplici situazioni di
incompatibilità e forte avversione tra i detenuti, perché non vi sono posti liberi dove poterli spostarli’. La richiesta che viene rivolta alla direzione del carcere è di sollecitare gli uffici superiori dell’amministrazione penitenziaria, affinché si facciano carico del problema operando una graduale riduzione del numero dei detenuti ospitati alla Dozza, in modo da ritornare, nel medio periodo, ad una accettabile capienza detentiva.