A consegnare ai carabinieri le armi – un fucile a pompa e due pistole, una delle quali con il colpo in canna- è stata la madre, preoccupata che qualcuno in casa si potesse fare male mentre il marito e il figlio adolescente stavano litigando in modo molto animato. La lite, che per fortuna non è degenerata, è avvenuta ieri pomeriggio in un appartamento in zona Porta Saragozza, a Bologna. L'intervento dei carabinieri è scaturito dalla chiamata di un cittadino, forse un vicino, che avrebbe sentito grida e trambusto provenire da un'abitazione, e si è concluso con la denuncia del padre, un 45enne bolognese, per omessa custodia delle armi. Armi che deteneva legalmente, ma secondo quanto emerso non debitamente chiuse in un armadio e quindi troppo facilmente raggiungibili. Solo lui avrebbe potuto infatti maneggiarle, senza contare che una delle pistole aveva il colpo in canna e avrebbe potuto sparare, circostanza ritenuta pericolosa anche per il fatto che in casa era presente un minore. Per tutti questi motivi i militari hanno proceduto a ritirare all'uomo, in via precauzionale, tutte le armi. La lite, a quanto pare, era scoppiata fra genitore e figlio per questioni legate all'educazione del ragazzo, che nella concitazione avrebbe messo le mani addosso al padre. In questa fase la madre ha preso il fucile e le due pistole, spaventata per il timore che qualcuno potesse usarle.