Insulta e prende a pugni la moglie, 52enne allontanato da casa

Insulti, umiliazioni e infine anche pugni in faccia alla moglie, sposata con un matrimonio combinato 8 anni fa. E’ l’ennesima storia di violenza familiare scoperta a Bologna dai carabinieri che hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un uomo di 52 anni, di origine bengalese. L’uomo, indagato per maltrattamenti e lesioni personali, ha ricevuto un obbligo di allontanamento dalla casa familiare e un divieto di comunicare con la moglie.

Il provvedimento, richiesto dalla Procura ed emesso dal Gip, nasce da un’informativa dei carabinieri a seguito di un’indagine avviata per ricostruire quanto raccontato dalla vittima, una 36enne anche lei bengalese e residente a Bologna. La donna, che non parla la lingua italiana, lo scorso ottobre è andata in caserma per denunciare, con l’aiuto di un interprete, una situazione non più tollerabile, cominciata nel 2014 in Bangladesh dove, con un matrimonio combinato, ha sposato il marito, che viveva già a Bologna. I problemi sarebbero iniziati dopo che lei lo ha raggiunto in Italia nel 2018.

Per anni -spiegano gli investigatori- la donna ha sopportato insulti quotidiani e vessazioni psicologiche finalizzate a farla sentire una nullità (“Sei così brutta che vorrei sputarti in faccia” una delle frasi riferite). Poi, di fronte alle aggressioni fisiche, ha capito che per tutelare la sua incolumità e quella dei due figli, di cui uno minorenne, doveva chiedere aiuto. L’ultima aggressione risale al giorno di ottobre in cui la 36enne si è rivolta ai carabinieri, dopo essere stata colpita al volto con un pugno dal marito, che era in casa in attesa della colazione. Qualche settimana prima, la donna era stata soccorsa dal 118 perché il marito l’aveva anche in quel caso presa a pugni in faccia, non avendo gradito che lei avesse acceso un ventilatore senza il suo consenso.