La buona notizia è che la bimba di 10 mesi, ricoverata in Pediatria al Maggiore di Bologna per una intossicazione da cannabinoidi, sta meglio. Viene tenuta in osservazione e sarà dimessa appena sarà chiarito un aspetto fondamentale della vicenda, che è nelle mani dei carabinieri ma anche del Pris, il Pronto Intervento Sociale. Per i genitori, infatti, c'è il rischio che la piccola venga temporaneamente data in affidamento, almeno fino a quando sarà stabilito in che modo abbia assunto lo stupefacente che l'ha fatta stare male, non è chiaro se inalato oppure ingerito.

Ad oggi -spiegano i carabinieri che hanno avviato un'indagine per lesioni personali aggravate- non ci sono persone indagate, ma le verifiche sono in corso e in queste ore vengono valutate le posizioni delle tre persone coinvolte: la madre, il padre e la nonna paterna. A portarla in ospedale, sabato sera, sono stati gli stessi genitori, una giovane coppia italiana che vive in un comune della 'bassa' bolognese. Erano preoccupati per le condizioni della bimba che era stata poco bene mentre era a casa della nonna. Al pronto soccorso pediatrico hanno scoperto che la neonata era positiva ai cannabinoidi e per questo aveva avuto un lieve malore. Come è prassi sono stati avvisati i carabinieri, che per prima cosa hanno perquisito le abitazioni, quella dei genitori e quella della nonna. Tutto negativo: nelle ispezioni non sono stati trovati stupefacenti, né altre sostanze ritenute 'sospette'. La neonata è figlia unica e non frequenta un asilo nido. Secondo i carabinieri, dunque, l'assunzione accidentale della droga è probabilmente avvenuta in ambito familiare. Al di là delle eventuali denunce che potrebbero scattare, il rischio più concreto per i genitori sembra essere quello che la figlia, una volta dimessa dall'ospedale, venga temporaneamente affidata ai servizi sociali.