Non si ferma a Bologna l’ondata delle occupazioni. Questa mattina, un collettivo ha annunciato di avere preso possesso di una palazzina in via Stalingrado 31. Si tratta, a quanto si apprende, della vecchia sede di un grande magazzino, vuota dal 2011 e già occupata anche nel 2015. “Per noi l’occupazione è un mezzo e non il fine -scrivono gli attivisti in un post pubblicato sul blog Infestazioni- e scegliamo di occupare per far cadere il velo di ipocrisia dell’amministrazione bolognese a trazione PD, l’ipocrisia di una giunta che si narra ecologista ma che promuove il passante, l’ipocrisia di un partito responsabile dell’interventismo bellico e degli accordi assassini col governo libico, ma che al contempo si indigna per la “violenza” puramente simbolica di un manichino. Quella giunta che, dopo gli sgomberi degli ultimi mesi, fingeva di aprirsi alle necessità della lotta per la casa, ma che pochi giorni fa ha ordinato lo sgombero di via Oberdan 16.”
Gli occupanti scrivono ancora di avere scelto questo luogo non per caso: “Su questo spazio, abbandonato da più di 10 anni, esiste dal 2015 un progetto di riqualificazione che prevede la destinazione del 69% dell’area ad affittacamere e Bnb. Se queste sono le opzioni (sovrapprezzate e inaccessibili) offerte a Bologna in piena emergenza abitativa, decidiamo di destinare parte dello stabile al bisogno di un gruppo di compagnə che si stanno trovando senza una casa.” In un volantino, gli attivisti annunciano per il finesettimana un’assemblea di coordinamento, pasti di autofinanziamento e un djset per la serata.